Edizione 2011
[ph. Gruppo Folk Spoletino © 2011]
Sono arrivati da Bergamo, da Spoleto e dalla provincia di Matera i tre gruppi italiani ospiti di questa terza edizione di “C’è folk e folk” che si è svolta dal 5 al 7 agosto a Montesover, Mezzano e Cavalese.
Ospiti dei nostri Gruppi folkloristici (Gruppo Costumi Storici Cembrani/Coro La Valle, Gruppo folk di Mezzano e Gruppo “El Salvanel”) sono stati, infatti, gli amici del Gruppo Folkloristico “Gioppini” per l’Italia settentrionale (Lombardia), i componenti del Gruppo Folkloristico Spoletino (Umbria) per l’Italia centrale i ragazzi del Gruppo folkloristico “Uggiano Ferrandinese” di Ferrandina (Basilicata) per l’Italia Meridionale.
La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, ha riproposto, nella struttura organizzativa, quanto già visto nelle due precedenti edizioni, vale a dire tre serate in altrettanti paesi del Trentino con i tre gruppi “stranieri” ospiti di volta di uno dei nostri gruppi folkloristici . Anche due dei tre gruppi trentini si sono riproposti (Mezzano e Cavalese).
Diversi, invece, e non poteva che essere così, i gruppi ospiti, con la Basilicata, in assoluto presente per la prima volta sul nostro territorio.
Come noto, scopo della manifestazione è quello di un raffronto fra lo stato dell’arte dei nostri Gruppi rispetto e quelli di altre parti d’Italia per rimarcarne eventuali diversità, gettando altresì le basi per uno scambio di reciproca ospitalità e amicizia. Operazione che ci pare pienamente riuscita, in quanto le differenze si sono viste tutte. Non positive o negative, semplicemente differenze, perché diverso è il riferimento delle zone d’origine che attingono a diversi modi d’essere della realtà, urbana o contadina, di cui sono emanazione.
Così, ad esempio, si sono visti i “Gioppini”, la cui fondazione pare risalga addirittura ai primi del ‘900, interpretare in maniera tutta loro, la realtà lombarda e quella bergamasca in particolare, a due delle cui maschere (Gioppino e Margì) si ispirano i costumi, oltremodo sgargianti, colorati e chiassosi. A questi costumi così vistosi, ben si accompagna il complesso degli strumenti musicali, formato da trombe di latta dalle forme fantasiose, tamburi e strumenti ritmici in legno.
Naturalmente, canti, balli e pantomime varie sono tutte di chiara derivazione carnascialesca e grandissimo è il coinvolgimento del pubblico in performances comiche ed esilaranti. Il repertorio del Gruppo, infatti, è composto da canti popolari in dialetto bergamasco e da tipici balli celebranti momenti di vita contadina lombarda.
Scendendo verso sud, abbiamo incontrato il Gruppo Folkloristico Spoletino. Questo è di tradizioni molto più recenti, essendo stato fondato solo nel 2000. Comune alla quasi totalità di altri gruppi folk è comunque, anche per loro, la volontà di riproporre le antiche tradizioni locali. In questo caso, gran parte dei balli e dei canti effettuati dal gruppo derivano dalla civiltà popolare contadina dell’Umbria. Esempio più eclatante fra tutti quello del “saltarello” che viene riproposto nella versione umbra, diversa da quella che si trova in altre località italiane. Altra caratteristica interessanti dei balli proposti è quella della presenza di simboli magici come la stella e la croce che sono considerati in stretta relazione con la natura.
[ph. Gruppo Folk El Salvanel © 2011]
Terzo gruppo apparso sul palcoscenico di “C’è folk e folk” è stato il gruppo “Uggiano Ferrandinese”, proveniente dalla lontana Ferrandina, sita a pochi chilometri da Matera , la magica città dei sassi. Avvolti negli splendidi costumi della terra lucana i giovani ballerini hanno messo in mostra le danze e le rappresentazioni sceniche in vernacolo locale che descrivono momenti di vita quotidiana contadina, dalla raccolta delle olive all’uccisione del maiale, ma presentando anche momenti più “poetici” come le serenate esuite per conquistare il cuore dell’amata. Molto apprezzate, in questo caso, le esibizioni di una coppia di giovani cantori di 5 e 8 anni…
In definitiva, la manifestazione è ottimamente riuscita, a parte un piccolo problema dovuto ad una piovuta fuori programma nella prima serata che ha obbligato ad un veloce spostamento, per concludere l’esibizione, dalla piazza di Montesover al teatro. Qui le esibizione hanno un po’ risentito delle spazio più ristretto, ma il pubblico è stato comunque numeroso, partecipe e entusiasta. Così com’è successo sul Brolo di Mezzano e al Palacongressi di Cavalese dove diverse centinaia di spettatori hanno sempre calorosamente accompagnato le esibizioni di quest’anno.
[ph. Gruppo Folk Uggiano © 2011]
Ottima anche, a detta di tutti, l’ospitalità e l’organizzazione della manifestazione.
Due caratteristiche che hanno da sempre caratterizzato tutti le proposte della Federazione. Alla prossima edizione, con rinnovata volontà di “incrociare” nuovi gruppi alla scoperta delle tradizioni locali italiane.