Edizione 2015
Si è svolta nel migliore dei modi l’edizione numero due di “Etnofolk”.
Il primo appuntamento si è svolto ad Olle Valsugana sabato 27 giugno.
Grazie alla positiva e costruttiva collaborazione intessutasi fra il locale Museo rurale “Casa Andriollo” e la FeCCRiT e Associazione Gruppi Folk, si è potuto raggiungere lo scopo della manifestazione, ossìa mettere in relazione il mondo del Folklore, rappresentato dalla Federazione provinciale, con il mondo dell’Etnografia, che si rispecchia nella bella e ricca rete di piccoli musei rurali del territorio trentino. Folklore e Etnografia sono molto simili, anzi, si può dire che il primo sia nato dalla seconda, intesa come vivere quotidiano d’un tempo legato al lavoro e all’ambiente. Le parole “Folk” ed “Etnos” si legano entrambe al medesimo sostantivo, che significa “popolo”.
La prima serata di “Etnofolk” è iniziata nel pomeriggio del 27 giugno a Borgo, nel centro storico, con una prima esibizione del gruppo folk coinvolto, i “Quater Sauti Rabiesi”, coordinati da Marina Mattarei, presso un mercatino dell’artigianato femminile allestito nel piazzale del Municipio. Accompagnato il Gruppo ad Olle, questo, alla sera, si è esibito nella piazza del paese, proprio a fianco della struttura museale “Casa Andriollo”, presentando alcuni fra i più noti balli della val di Rabbi. Lo spettacolo è stato apprezzato dal consistente pubblico che ha seguito con attenzione lo svolgersi delle danze popolari, auspicando, al termine, una futura collaborazione, che porti ancora nuove esibizioni folkloristiche nell’ambito degli eventi del museo.
Il secondo appuntamento è stato allestito quest’anno a Carano, in Val di Fiemme, domenica 13 settembre.
La collaborazione fra FeCCRiT, Gruppo Folk di Carano e il Museo “Casa Begna” ha permesso la partecipazione in questa occasione del Gruppo Folk di Caldonazzo, che si è esibito nel borgo fiemmese non solo con i propri tipici balli, ma portando esempi concreti di vecchi mestieri, come la lavorazione e cardatura della lana e l’allevamento del baco da seta. Apprezzamento e plauso dai presenti, che confermano ancora la bontà degli scopi di Etnofolk, incontro fra ruralità, etnografia e folklore.