Edizione 2014
Per i Gruppi storico rievocativi del Trentino è diventato ormai immancabile l’appuntamento annuale del “Raduno Multiepoca”, così chiamato in quanto raccoglie associazioni di rievocazione che si legano a diverse epoche storiche, dal basso medioevo sino alla storia contemporanea. Dopo la prima edizione svoltasi a Castelfondo nel maggio 2013, per l’organizzazione del locale gruppo “Amici di Castelfondo”, sono stati almeno trecento i figuranti che domenica 18 maggio 2014 hanno sfilato al secondo Raduno, organizzato a Storo e Baitoni, nelle Valli del Chiese, grazie all’appoggio dell’Associazione Culturale Lebrac.Come nella prima edizione, il Raduno è stato motivo non solo di incontro dei gruppi storico rievocativi, ma è divenuto anche attrazione per i residenti e gli ospiti della zona, positivamente colpiti dal corteo e dalle esibizioni delle tante persone in costume che, con movenze, composte ed eleganti, hanno saputo farsi conoscere e apprezzare.
L’organizzazione locale dei “Lanzichenecchi” dell’Associazione Lebrac. di Storo, guidata presidente Gino Quai, è stata precisa e curata, del resto questo gruppo di rievocatori è una realtà viva, che attraverso il recupero della storia sa presentare al pubblico, in modo diverso ma diretto e comunicativo, le vicende locali riferite alla nobile famiglia dei Lodron nel particolare contesto storico cinquecentesco.
Dopo il lungo corteo, in piazza Municipio sono stati tributati diversi applausi per tutti i partecipanti. Diversi nell’occasione gli interventi di saluto di diverse autorità, dal sindaco di Storo Vigilio Giovanelli, al senatore Franco Panizza e all’assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini.
Dopo i momenti di coreografia e spettacolo, con dimostrazioni, danze, e sbandieratori lungo le vie di Storo e nella piazzetta del Municipio, tutti gli 11 gruppi si sono portati alla volta dell’Idroland di Baitoni dove, insieme al momento conviviale allestito dalla locale Pro Loco, le esibizioni di molti dei gruppi presenti si sono ripetute, intervallate da alcune visite organizzate al vicino Castel San Giovanni, che sovrasta il lago di Idro, e che fu il punto di controllo del sistema viario tra il Chiese e il Garda, tra la Serenissima e il Principato di Trento, un ulteriore stimolo di narrazione di vicende locali, degna conclusione di questa giornata dedicata al recupero e rievocazione di importanti pagine di storia trentina