Edizione 2012
E' andata positivamente in archivio anche la 17a edizione di "Trentino Girofolk", manifestazione incentrata, ormai da anni, sulla realizzazione di dodici concerti di musica popolare in varie località della provincia. Sostanzialmente immutato il palinsesto del progetto rispetto agli anni precedenti. L'unica novità rispetto alle altre edizioni, e non poteva essere diversamente, ha riguardato i quattro gruppi musicali, tutti presenti per la prima volta a Trentino Girofolk. Il calendario si è sviluppato su un arco temporale di poco meno di una ventina di giorni, con la nota negativa rappresentata dal fatto che, per problemi di disponibilità dei Gruppi musicali, si sono dovute realizzare un paio di serata (quelle del 18 e 19 luglio) in sovrapposizione a due a due. Il che ha tolto un po' di visibilità, forse, ai gruppi che si sono esibiti. Anche le località selezionate hanno in gran parte ricalcato luoghi già "visitati" in passato dal progetto. Novità di quest'anno le esibizioni a Grumes e a Castellano. Complessivamente senza problemi legati al tempo metereologico le esibizioni, specie quelle realizzate all'aperto (non ha mai piovuto ). Tornando ai Gruppi ospiti va comunque detto che la qualità è stata quanto mai elevata e che tutte le proposte musicali sono risultate oltremodo interessanti.[ph. Gruppo "Ali 'Nghiastre"]
A partire dal gruppo "trentino" (in quanto a Trento è nato qualche anno fa) degli "Ali'nghiastre" che fa riferimento alla splendida voce di Sara Giovinazzi, accompagnata da altri 4 elementi (Lucia Cabrera al violino, Ulrich Sandner alla chitarra e poi Giuseppe Campanale e Gianmaria Stelzer). Il Gruppo,nonostante le origini, ha proposto però i suoni, i colori e le sensazioni del Mediterraneo e del Sud. Per dirla con le loro parole, tuttavia: "non si tratta di un concerto nel senso comune del termine, ma di un concerto nel senso secco, umido, caldo, polveroso del termine. E' forse più un racconto dei cambi di stato che un concerto di musica popolare. E' la consistenza che prendiamo quando ci sentiamo aria, acqua, terra e fuoco, distesa attraverso il nugolo di brani della tradizione popolare o d'autore del Mediterraneo". Insomma, il loro sguardo è a Sud.
[ph. Gruppo "Chemin de Fer"]
Di tutt'altro tenore la musica proposta dai "Chemin de Fer", gruppo valdostano composto da Mathieu Aymonod, Rémy Boniface e Fernando Raimondo. Il Gruppo, nato nel novembre 2009 dal desiderio condiviso si apportare qualcosa di innovativo nel panorama del bal folk. Il terzetto ha suonato sia melodie tradizionali (danze valdostane, occitane e piemontesi ma anche di varie regioni francesi) che brani di nuova composizione, ma tutti adatti al ballo, affinché danzatori e musicisti possano far festa e divertirsi...
Gli strumenti usati sono stati l'organetto, il violino e la ghironda. Insomma, quello che si è sentito è stato un "bal folk" un po' fuori dagli schemi...
[ph. Gruppo "Troveur Valdotaine"]
Sempre dalla Val d'Aosta è arrivato anche il terzo gruppo, quello dei "Trouveur Valdoten", formato dai quattro componenti della famiglia Boniface, padre, madre e i due figli Alessandro e Rémy. Il Gruppo, attraverso la loro musica, ha raccontato una realtà culturale e linguistica ancorata alla storia della Valle d'Aosta e più in generale delle Alpi Occidentali. Ma si è anche avuta l'opportunità, attraverso la guida esperta di Sandro Boniface, di intraprendere un viaggio alla scoperta delle origini degli strumenti musicali della tradizione alpina, di cui la famiglia possiede una vasta collezione, e il suo radicamento con il territorio.
[ph. Gruppo "Balbalord Trio"]
Ha poi concluso la serie dei concerti, il 3,4 e 5 agosto, il complesso "Balbalord Trio", composto da Massimo Losito, Alberto Ceria e Donatello Sizzano. Si tratta di un dinamico ensemble musicale piemontese che ha eseguito musica tradizionale di varie zone del Piemonte e della Francia, ma con un taglio assai moderno. sia da ascoltare che da ballare. Il Gruppo si è esibito a Grumes, a Pomarolo e a Tonadico con una proposta, anch'essa, al pari delle altre, di alto livello. Insomma, un'edizione positiva anche quest'anno, pur se con qualche dettaglio da migliorare. Ma queste sono questioni riservate agli "Organizzatori". Ai soci della Federazione e al pubblico più in generale è rimasto il ricordo dell'ottima musica proposta da altrettanto ottimi interpreti.